domenica 14 giugno 2009

Sai comprendere il percorso diverso?

Ho comprato un libretto dal titolo: "il metodo antistronzi". Poiché il titolo è accattivante, in molti me lo hanno segnalato ed ero curioso di leggerlo. Non mi è piaciuto per niente. Non ho mai approvato le etichette alle persone, per nessuna ragione al mondo. Ho sempre pensato che non esistono gli stronzi, al massimo può esistere un comportamento che "percepiamo" come stronzo, ma mai la persona lo è nel suo essere.

Chi definiamo "stronzo" è una persona che ha scelto un percorso diverso dal nostro. Segue un processo diverso. Forse vede anche la vita in modo diverso. A noi appare tale perché il suo comportamento crea problemi al nostro modo di essere. Ma la soluzione è semplice.

Anzitutto vediamolo come una persona che sta interpretando la vita in modo diverso, e quindi cerchiamo di capire qual è questo modo. Poi, cerchiamo di capire se il processo che sta seguendo è compatibile con il nostro. Se lo è in qualche modo e la cosa ci interessa, possiamo fare uno sforzo per rendere paralleli i due percorsi o, in qualche modo, modo di collegarli. Se non è compatibile, non c'è dubbio: lasciamolo andare per la sua strada e continuiamo a seguire la nostra.

Non considerare "stronzo" qualcuno prima di avere capito quale percorso sta seguendo. Se farai questo sforzo comincerai a vedere intorno a te persone deboli o per lo meno senza intenzioni negative nei tuoi confronti, in altre parole semplicemente diverse. Troverai una soluzione migliore rispetto a quelle del libretto, e così vivrai meglio anche tu.

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3 commenti:

Unknown ha detto...

Anch'io sono stato attratto dal titolo, buttando i soldi in un libro che non mi e' piaciuto. In realtà, se non mi ricordo male, il libro di soluzioni non ne' dava proprio. Tu ne' hai dato una molto valida, ovvero cambiare per un attimo il punto di vista, rivedere il tutto da una posizione diversa, cercare di capire il perché del comportamento di una persona. Grazie!!!

Diego Agostini ha detto...

Grazie a te per il commento Massimiliano. Hai centrato l'argomento: cambiare il punto di vista. Guarda l'immagine che ho scelto per il post: quella strada ripida è una scelta, e come tale va compresa. Questa è la sfida con le persone. Sti facendo da tempo un po' di allenamento su questo tema. Sono tempi particolari, le persone sono tese ed ogni giorno potremmo avere motivo di prendercela. Comprendere che l'altro è semplicemente su un percorso diverso è liberatorio. Sai quanta gente ho mentalmente lasciato andare per la propria strada negli ultimo tempi? Ciao

Unknown ha detto...

Si hai ragione, pero' penso che il percorso diverso e' spesso una forzatura del periodo che stiamo vivendo. Ti porto un esempio, la scorsa domenica sono andato in un centro commerciale, non per piacere, anzi lo evito più che posso, ma perché dovevo comprare alcune cose. Ore 10:00 del mattino, il centro commerciale strapieno e la maggior parte delle persone, compreso gli addetti alle casse, già stanchi ed esauriti, alle 10:00 del mattino!!! Io mi aspettavo di trovare poca gente, siamo a giugno, io abito in una zona vicino al mare, dovrebbe esserci poca gente. Quindi mi chiedo, tutte queste persone sono andate a quell'ora per piacere? Penso di no. Il fatto e' che con questi ritmi lavorativi, durante la settimana, non si ha il tempo, ed allora la domenica, invece di rilassarsi, ci si stressa di più. Stessa cosa si può dire per un lavoro non gratificante, ma a cui non si può rinunciare, perché non ci sono alternative. Sicuramente, la colpa e' anche nostra che cerchiamo la via più comoda e non la salita con cui ti confronti tu, pero' il periodo non aiuta molto. Io, in quest'ultimo periodo sto' lavorando molto su me stesso perché molti miei atteggiamenti non li tolleravo più. La strada e' molto in salita, ma spero di avere la costanza di proseguire su questo percorso, grazie anche ai tuoi consigli. Ciao.