sabato 24 maggio 2008

Acqua fredda sulle idee

Come regoli l’acqua quando ti lavi il viso al mattino o ti fai una doccia? Probabilmente sei abituato a scegliere una temperatura tiepida, “piacevolmente” calda.

Eppure l’acqua fredda tonifica, attiva, sollecita. Qualche spruzzo di acqua fredda, anche se non piacevole all’inizio, una volta accettato si rivela sferzante e vitalizzante. Sì, l’acqua tiepida rassicura ma anestetizza. Quella fredda invece è sgradevole ma sveglia.

La stessa cosa vele per le idee. Quando facciamo un lavoro e lo sottoponiamo agli altri per un giudizio, spesso ci comportiamo esattamente come con la doccia. Cerchiamo l’acqua calda. Che vuol dire cercare il consenso, l’approvazione, le cose “che vanno bene”. La maggior parte delle volte che chiediamo un parere, il nostro interlocutore sa che a noi piace l’acqua calda e ce la darà. Ci dirà che va tutto bene per non rischiare di ferirci. Eviterà di sottolineare le cose meno positive.

Cerchiamo invece di far fare alle nostre idee una bella doccia con l’acqua fredda. La prossima volta che chiedi un parere, fatti dire cosa non va bene e cosa, secondo il tuo interlocutore, deve essere migliorato. Agisci sulla manopola del freddo. Vedrai, se l’interlocutore è sincero ti dirà quali sono, fra le tue idee o proposte, quelle più deboli. Non sarà piacevole sentire la sensazione del freddo sulle idee, ma quando ti renderai conto di come questo le vitalizzerà, ti accorgerai quanto è utile.


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venerdì 2 maggio 2008

Think Fresh Heroes: Michele

Vi presento Michele Comi, e con lui inauguriamo una tipologia di post un po' speciale, dedicata ai "Fresh Thinkers".

Michele è un Think Fresh Heroe, oltre che un caro amico. Guida alpina eccezionale, ha compiuto imprese come la scalata del K2. Geologo e ricercatore, ha lavorato nella piramide di vetro del CNR. Esperto alpinista, se qualcuno passa per corso Vittorio emanuele a Milano in questi giorni nella vetrina delle Messaggerie Musicali è esposta una sua foto: non potete confondervi perché è aggrappato ad una rioccia come Tom Cruise in Mission Impossible. Insieme a lui organizzo fantastiche attività "outdoor" di team building.

Ma non è per tutto questo che lo consideriamo Think Fresh Heroe. Vediamo perché allora. Ho fatto la foto qui sopra qualche giorno fa, mentre stavamo procedendo in montagna con gli sci di alpinismo. Ad un certo punto Michele si è fermato, si è tolto i guanti e si è chinato. C'era per terra la carta di uno snack, lasciata da qualcuno che era passato prima di noi. L'ha raccolta e se l'è messa in tasca. La maggior parte delle persone l'avrebbe lasciata lì. Chiunque si sarebbe detto: E' minuscola, non vale la pena di raccoglierla, lo farei ma in questo momento non so dove metterla... e poi, diavolo, perché lo devo fare io visto che l'ha buttata qualcun altro? Bene: Michele tutte questi ragionamenti non li ha fatti, l'ha raccolta e basta, perché ama la montagna e la desidera pulita. Non si è chiesto cosa dovevano fare gli altri, si è chiesto cosa poteva fare lui.

Grazie Michele per averci insegnato che non pensando "lo devono fare gli altri" automaticamente produciamo un pensiero fresco. Questo ci dice il principio del raccogliere la carta sulla neve: se lo applicassimo a tante altre cose della nostra vita, e se lo facessimo tutti, il nostro mondo cambierebbe... in meglio.


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